BENVENUTI

Benvenute e bevenuti su questa piccola isola, dove sono disseminati indizi e tracce.
A ognuno di noi, la scelta e l'impegno della scoperta che porta a un progetto, a una storia, a un evento, comune e allo stesso tempo personale.

Buon viaggio ai viaggiatori e ai curiosi della vita


STORIE DI LOG OUT

...O per meglio dire "siccome può accadere talvolta, che ciò che ci accade non accade solo a noi, forse vale la pena di scriverlo e farlo diventare patrimonio di tutti ."
Questo è un luogo per raccogliere le esperienze di quanti, forse,
si sono sentiti diversi in un mondo virtuale di omologati, decidendo di non poter pagare il dazio nè di voler cambiar nulla di ciò che per altri funziona bene così... ma semplicemente sentono possibile parlarne ... Speriamo di avere tra gli ospiti molti di voi abitanti ed ex abitanti del mondo virtuale che ci ha visti viaggiatori ignari e speranzosi di trovare la realizzazione di un sogno. Ci piacerebbe avere ospiti anche avatar di ''fama'' i quali sapranno parlarci della loro esperienza di immersione cosi totale. Vivere una vita virtuale costa tempo.

QUESTO BLOG E' STATO CREATO IL 1 MAGGIO 2010

Per pubblicare la storia, anche anonima, del vostro log out o del vostro stay-in o in-and-out scriveteci qui:

secondlifevsreallife@gmail.com




giovedì 24 marzo 2011

La dipendenza da internet: quando si può parlare di disturbo

Ancora oggi i ricercatori hanno difficoltà a classificare la dipendenza da internet come un vero e proprio disturbo psichiatrico, tanto che non compare in nessun manuale diagnostico ma viene ugualmente indicato con il nome di Internet Addiction Disorder (IAD): ovvero una particolare modalità di esprimere il proprio disagio attraverso l’uso smodato di un prodotto tecnologico .
Il disturbo da dipendenza da internet non viene percepito come un disagio da colui che ne soffre e pertanto egli non ritiene di aver bisogno dell’aiuto di uno specialista per risolvere quello che “gli altri” avvertono come un problema.

La dipendenza patologica può essere generale o specifica e focalizzata su una particolare attività. Nonostante il margine d' incertezza sulla classificazione del disturbo, gli studiosi riconoscono di comune accordo che l’ossessione per il gioco e l’alienazione dalla vita reale, a cui si preferisce quella virtuale, sono sintomi connessi al disagio e che hanno un risvolto preoccupante per la salute mentale dell’individuo.

Dott.ssa Maura Santandrea

http://www.centropsicoterapiaroma.com/dipendenza_da_internet.html

Comportamenti sintomatici della dipendenza da internet:




L'individuo resta davanti al pc per lassi di tempo molto lunghi senza averne cognizione e non interromperebbe la sua attività se qualcuno non intervenisse dall’esterno.
  • Quando viene distolto dalla sua attività on line, manifesta un evidente stato di nervosismo e insofferenza, arrivando ad essere aggressivo e, a volte, violento verso colui che interrompe la sua occupazione nel web
  • Passa su internet più tempo di quanto era stato preventivato e i tentativi personali di controllarne l’utilizzo falliscono
  • Quando è connesso alla Rete, presenta uno stato euforia ed eccitazione, resa nota da atteggiamenti verbali e non verbali come esclamazioni ad alta voce, espressioni di entusiasmo…
  • Per raggiungere lo stato di eccitazione desiderata, necessita di intrattenersi più tempo possibile in Rete. Nega infatti di trascorrere troppo tempo al computer e vorrebbe passarne sempre di più
  • Coglie ogni occasione per connettersi alla Rete, anche durante quelle circostanze in cui un simile comportamento non è adeguato al contesto o alla situazione. Spesso lo fa di nascosto o inventa scuse.
  • Quando non riesce a raggiungere il suo obiettivo (il web), si mostra stanco, irritabile, apatico, intollerante e può arrivare a minacciare i genitori di commettere gesti impulsivi e pericolosi
  • L’astinenza da internet può provocare ansia, fantasie o sogni su internet, agitazione psicomotoria, pensiero ossessivo riguardante la Rete, movimenti volontari o involontari che prevedono il tamburellare con le dita
  • Si trascurano doveri e piaceri non legati alla Rete: la scuola, l’igiene personale, gli impegni sportivi, le uscite con gli amici. Si abbandonano altre forme di intrattenimento come la tv, la lettura, la musica, il gioco…
  • Quando qualcuno chiede informazioni sulle attività svolte on-line, non ottiene risposte congruenti ed esaustive, ma approssimative ed evasive.
Tutte le attività che non hanno nulla a che fare con internet, sono vissute con noia, demotivazione e fastidio

Dott.ssa Maura Santandrea
http://www.centropsicoterapiaroma.com/dipendenza_da_internet.html

La dipendenza da internet non è un fenomeno unitario, ma presenta delle sottocategorie.

  • Dipendenza Ciber-Sessuale. All’interno di questa categoria rientrano i fruitori del sesso virtuale; i soggetti che rientrano in questa sottoclasse (abbastanza numerosa)sono alla perenne ricerca di siti porno, di chat erotiche, di relazioni amorose.

  • Dipendenza Ciber-Relazionale. All’ interno di questa sottocategoria rientrano gli individui che cercano e coltivano relazioni amicali o sentimentali; ovviamente sono grandi fruitori di chat, newsgroup, facebook ( la dipendenza da facebook sembra in aumento), e-mail etc. Questi soggetti tendono a preferire le relazioni virtuali a quelle reali rischiando di isolarsi e alienarsi all’interno della rete.

  • Net Gaming. All’interno di questa categoria rientrano gli individui che vanno alla ricerca di “giochi” in rete; le attività possono riguardare la frequentazione di casinò online, aste, shopping, scommesse. E’ facile immaginare l’impatto negativo,soprattutto da un punto di vista finanziario, che questo tipo di attività può avere sulla vita del soggetto e sui familiari.

  • Information Overload. All’interno di questa categoria rientrano i soggetti che sono perennemente, con modalità compulsiva, alla ricerca di informazioni.

  • Computer Addiction. All’interno di questa categoria rientrano i soggetti, in cui la dipendenza da internet, si concretizza passando infinite ore impegnati in giochi virtuali online; tale attività, soprattutto se concentrata sui giochi di ruolo, può far si che la persona possa distaccarsi dalla realtà, in una sorta di mondo parallelo all’interno del quale può trovare la gratificazioni che la vita reale gli nega.

Dr Gaspare Costa http://www.disturbipsichici.info/index.htm


Lo sviluppo psicologico della salute degli esseri umani richiede un contatto fisico e un'interazione sociale.


Lo spirito ombelicale che ci connette alla terra e che promuove un senso di appartenenza alla più grande comunità biologica ha prestato servizio alla tecnologia. Come risultato, gli Homo Sapiens tecnologici barcollano senza controllo; sono spiritualmente e psicologicamente isolati l'uno dall'altro e dalla consapevolezza universale.
In parte a causa nel fascino che si prova verso l'innovazione tecnologia, la nostra percezione della realtà finisce per essere distorta o persa. Vaghiamo senza scopo attorno all'oblio, ai messaggi e alle chiacchierate come parassiti meccanici che cercano di estrarre un significato dal mondo in cui le leggi della fisica non esistono e tutto è possibile, compreso l'impossibile. Questo è il fascino della realtà virtuale: puoi credere a quello che vuoi e immaginare che sia vero. Si sta tentando di ricavare nutrimento da un blocco di styrofoam [bioplastica n.d.t.]. Stiamo morendo dentro. La nostra infatuazione tecnologica va contro la rinascita collettiva e la sopravvivenza della specie a lungo termine. Come ha lamentato Thoreau molto tempo fa, “gli uomini sono diventati strumento dei loro strumenti”. Ma oggi chi legge Thoreau? Leggere letteratura è un'idea d'altri tempi, i resti di un'era passata. A chi serve l'alfabetizzazione quando puoi comprare un iPhone o un bellissimo lettore MP3? A noi.
La nostra infatuazione tecnologica va contro la rinascita collettiva e la sopravvivenza della specie a lungo termine. Come ha lamentato Thoreau molto tempo fa, “gli uomini sono diventati strumento dei loro strumenti”. Ma oggi chi legge Thoreau? Leggere letteratura è un'idea d'altri tempi, i resti di un'era passata. A chi serve l'alfabetizzazione quando puoi comprare un iPhone o un bellissimo lettore MP3? A noi.
Dobbiamo sforzarci di risvegliare la nostra coscienza e anche quella di chi ci circonda. Ciò richiede un contatto reale con le persone implicando un dialogo rilevante. Dobbiamo imparare ad essere del tutto presenti nelle nostre vite.
CHARLES SULLIVAN (estratto)
Information Clearing House

sabato 12 marzo 2011

Tre fondamentali componenti della dipendenza da Internet


Tolleranza:
  • Aumento significativo del tempo trascorso in Internet per ottenere soddisfazione;
  • Riduzione significativa degli effetti derivanti dall'uso continuo delle medesime quantità di tempo trascorso in Internet.
Astinenza:
  • Agitazione psicomotoria;
  • Ansia;
  • Pensieri ossessivi focalizzati su cosa sta succedendo in Internet;
  • Fantasie e sogni su Internet
  • Movimenti volontari e involontari di typing con le dita.
Craving o smania
  • Accesso a Internet sempre più frequente o per periodi di tempo più prolungati rispetto all'intenzione iniziale;
  • Desiderio persistente o sforzo infruttuoso di interrompere o tenere sotto controllo l'uso di Internet;
  • Dispendio della maggior parte del proprio tempo in attività correlate all'uso di Internet (acquisto di libri on-line, ricerca di nuovi siti, organizzazione di file, etc...) ;
  • Deprivazione di sonno, difficoltà coniugali, ritardo agli appuntamenti, trascuratezza nei confronti dei propri doveri occupazionali, sensazione di abbandono da parte dei propri cari.
Questi tratti, propriamente tipici della tossicodipendenza, dell'alcolismo, del gioco d'azzardo patologico (GAP), dell'attività sessuale maniacale e dell'anoressia, sono oggi riconoscibili anche in quei soggetti che fanno un uso eccessivo di Internet, per soddisfare, sul piano virtuale, quello che non riescono ad ottenere sul piano della realtà. Chi è affetto da tale forma di psicopatologia tende a percepire il mondo reale come un vero e proprio impedimento all'esercizio della propria onnipotenza, che sperimentano con immenso piacere nel mondo virtuale.
I soggetti che utilizzano la rete, oltre a non percepire l'ammontare di ore già trascorse davanti al monitor, tendono ad adirarsi facilmente con chi li distoglie dal loro "viaggio"; situazione, quest'ultima, che può essere paragonata alla risposta che un alcolista dà ad un amico trovandosi ad una festa: "soltanto un bicchierino!", o a quella del fumatore che dice a se stesso "solo un'ultima sigaretta e andrò a dormire!"; lo stesso processo mentale viene messo in atto dai dipendenti da Internet, che risponderanno irritati, a chi gli chiede di disconnettersi, "ancora un minuto e spengo!", oppure diranno a se stessi, razionalizzando, "un altro minuto non farà molta differenza...", mentre invece rimarranno connessi ancora per ore e ore.

Carlo Alberto 18 anni - Il mondo virtuale e i soldi

Ciao a tutti ragazzi, mi chiamo Carlo Alberto, ho 15 anni è ho giocato un anno fa (abusivamente, essendo minorenne) a second life. Era un periodo che ne avevo sentito parlare anche in tv e mi piaceva molto....mi intrigava diciamo. Ancora non sapevo dove sarei andato a finire. In ogni caso, iniziai un pomeriggio e nelle prime settimane ci giocavo si costantemente, ma comunque ad orari accettabili....I miei genitori non sospettavano nulla. Quando sono diventato un utente un po piu esperto, iniziai a fare questi "lavori" virtuali, principalmente il dj. Fu li il punto di rottura: il lavoro richiedeva di stare molte ore collegato anche verso la notte, io tutto entusiasta all'epoca ci provavo, ma per rimanere sveglio dovevo per forza mettermi una sveglia nelle mutande. Questa cosa è andata avanti per un po di tempo e i miei genitori iniziavano a sospettare, si erano accorti che stavo su internet fino a molto tardi, così dopo poco tempo iniziarono a prendere dei provvedimenti drastici tipo scollegarmi il modem dopo una certa ora...Li stavo impazzendo, l'astinenza mi stava uccidendo, dovevo giocare ad ogni costo!!! Dopo questo punto ho un piccolo gap, non ricordo bene cosa sia successo, mi pare che iniziai un attività che non richiedeva di stare molto tempo al pc, la pesca se non sbaglio: bastava lasciare li l'avatar e faceva tutto da solo...Ma ora viene il peggio.....in second life tutti sanno che per godersi bene il gioco bisogna avere molti linden, ebbene non so come feci ma immisi la carta di credito di mia madre nel gioco!!! Solo adesso il ripensarci mi fa venire voglia di suicidarmi per quel gesto....infatti alla fine del mese mia madre si trovò con 1100 euro da pagare....Ovviamente lei che non ne sapeva nulla fece il chargeback, ovvero rifiutò di effettuare il pagamento. Ed è così che lo presi nel sedere perchè ovviamente la linden mi blocco l'account a vita....ho così smesso di giocare, e sono davvero contento...nei primi periodi mi ero fatto un altro account, ma non era la stessa cosa....insomma 1100 euro di account valgono qualcosa! decisi così di smettere di giocare definitivamente. I primi periodi furono molto duri, l'astinenza mi uccideva... Dopo un po però iniziai a rendermi conto del grosso sbaglio che stavo facendo: buttare via la mia vita in qualcosa di non reale. Neanche le altre persone erano reali infatti, io posso dire di essere un bel ragazzo, ma tutte le persone che incontravo erano strafiche sulla grid ma obesi e scherzi della natura nella vita reale. Dopo averci riflettuto ancora un po mi resi davvero conto di che stupidate erano quelle cose che facevo....e quelle che facevano gli altri!!! Insomma, vi sembra normale stare dalle 21:00 alle 5:00 a stare davanti uno schermo fermi a guardare degli stupidi omini che ballano? senza fare nulla? bah....non mi sembra da persone normali...c'erano però delle cose che mi sono rimaste impresse davvero positivamente...perchè comunque anche se non gioco piu a second life sono comunque un giocatore accanito di xbox 360 online, quindi i videogiochi mi piacciono. Insomma in second life le cose belle sono il calcio, davvero divertente, le gare con le macchine e alcuni sport con la tavola e acquascooter...mi ricordo benissimo che con queste cose mi ero divertito moltissimo....in ogni caso, ormai è passato un anno da quando giocavo e ci sono ritornato solo qualche mese fa per pochi giorni, con un altro client fatto da un hacker al solo scopo di fare bordello....ne vado fiero!!! Se posso dare un consiglio a tutti quelli che vorrebbero iscriversi a second life, fatelo pure, ma ignorate la gente che popola la grid e consiglio l'iscrizione soltanto a gente che vuole VIDEOGIOCARE e non fare shopping virtuale...