Qualche dato statistico (rilevamento del 30 settembre 2008 e legato al nostro paese), gli utenti italiani registrati su second life risultano 60.000 (dato in continua crescita), il 75% usa frequentemente la piattaforma virtuale e tra questi il 16% sono ragazzi tra i 18 e i 25 anni, il 24% tra i 26 e i 40 anni e ben il 35% dai 41 anni in su.
A cosa si deve questa crescita di utenze con l'avanzare dell'età? Crediamo che la motivazione sia da ricercare proprio in questo desiderio di fuga da una realtà, dove la giovinezza è ormai sfiorita e, dove i sogni di ragazzi risultano schiacciati da un mondo cinico e privo di aspettative.
Ma se è vero che il mondo di Second Life riesce a farci dimenticare le piccole e grandi tristezze della vita reale, sarebbe da consigliare subito a tutti senza controindicazioni... allora quale è il significato del titolo di questo articolo, a cosa bisogna fare attenzione?
La risposta è semplice, essendo questo mondo idilliaco, apparentemente privo di difetti, il rischio che si corre è di perdere la cognizione della realtà, iniziando a confondere la vita reale (RL - real life) con la seconda vita (SL - second life), restando intrappolati nel mondo virtuale (alla stregua di una droga), dissociandosi e schivando i rapporti personali al di fuori di questo mondo fatto di pixel e chat.
Un utente che non può fare a meno di collegarsi giornalmente a second life, che quando non è nel mondo virtuale sta male e prova ansia, si può affermare concretamente che soffre di un problema di assuefazione... una piccola ma doverosa precisazione, questo tipo di disturbo non è limitato a second life ma il discorso è più amplio, e strettamente legato alla disillusione della società consumistica da cui proveniamo, infatti il provare assuefazione per qualcosa (un esempio classico della nostra era moderna è la 'dipendenza' per i telefonini, vera e propria droga per molti e che tocca in modo rilevante il 42% dei giovani sotto i 18 anni), è un problema molto più espanso nel nostro paese di quanto si creda, in forme più o meno gravi e ossessive, dipende dagli individui.
Per questo motivo rischia di diventare per l'utente più inesperto di second life (ed in questo caso le persone più adulte, meno propense all'uso del pc e più disilluse dalla vita), una droga che fa perdere il senso della realtà e mina i rapporti sociali reali oltre allo stesso lavoro e la famiglia.
Troppo spesso capita di leggere articoli altisonanti, su giornali definiti 'attendibili',di 'presunti' conoscitori di second life e 'ben pensanti' che additano second life come il male, con l'unico risultato di nascondere la reale problematica, perchè la questione è più seria di quanto si possa pensare e deriva da un malessere interno a livello psicologico della persona ed è da quel sintomo che serve partire per uscire da questa e da altre assuefazioni.
Lo spazio a mia disposizione è terminato, il consiglio che do a chi inizia ad avvertire sintomi di questo tipo è di non sottovalutare il problema e di farsi affiancare da professionisti, per un ritorno graduale alla realtà e ricordatevi sempre che per quanto possa essere perfetto il mondo di second life, e ci possa portare soddisfazioni, si tratta pur sempre solo di un gioco e tale deve rimanere.
Divertitevi con Second Life ma ricordatevi di staccare la spina ogni tanto.
A cosa si deve questa crescita di utenze con l'avanzare dell'età? Crediamo che la motivazione sia da ricercare proprio in questo desiderio di fuga da una realtà, dove la giovinezza è ormai sfiorita e, dove i sogni di ragazzi risultano schiacciati da un mondo cinico e privo di aspettative.
Ma se è vero che il mondo di Second Life riesce a farci dimenticare le piccole e grandi tristezze della vita reale, sarebbe da consigliare subito a tutti senza controindicazioni... allora quale è il significato del titolo di questo articolo, a cosa bisogna fare attenzione?
La risposta è semplice, essendo questo mondo idilliaco, apparentemente privo di difetti, il rischio che si corre è di perdere la cognizione della realtà, iniziando a confondere la vita reale (RL - real life) con la seconda vita (SL - second life), restando intrappolati nel mondo virtuale (alla stregua di una droga), dissociandosi e schivando i rapporti personali al di fuori di questo mondo fatto di pixel e chat.
Un utente che non può fare a meno di collegarsi giornalmente a second life, che quando non è nel mondo virtuale sta male e prova ansia, si può affermare concretamente che soffre di un problema di assuefazione... una piccola ma doverosa precisazione, questo tipo di disturbo non è limitato a second life ma il discorso è più amplio, e strettamente legato alla disillusione della società consumistica da cui proveniamo, infatti il provare assuefazione per qualcosa (un esempio classico della nostra era moderna è la 'dipendenza' per i telefonini, vera e propria droga per molti e che tocca in modo rilevante il 42% dei giovani sotto i 18 anni), è un problema molto più espanso nel nostro paese di quanto si creda, in forme più o meno gravi e ossessive, dipende dagli individui.
Per questo motivo rischia di diventare per l'utente più inesperto di second life (ed in questo caso le persone più adulte, meno propense all'uso del pc e più disilluse dalla vita), una droga che fa perdere il senso della realtà e mina i rapporti sociali reali oltre allo stesso lavoro e la famiglia.
Troppo spesso capita di leggere articoli altisonanti, su giornali definiti 'attendibili',di 'presunti' conoscitori di second life e 'ben pensanti' che additano second life come il male, con l'unico risultato di nascondere la reale problematica, perchè la questione è più seria di quanto si possa pensare e deriva da un malessere interno a livello psicologico della persona ed è da quel sintomo che serve partire per uscire da questa e da altre assuefazioni.
Lo spazio a mia disposizione è terminato, il consiglio che do a chi inizia ad avvertire sintomi di questo tipo è di non sottovalutare il problema e di farsi affiancare da professionisti, per un ritorno graduale alla realtà e ricordatevi sempre che per quanto possa essere perfetto il mondo di second life, e ci possa portare soddisfazioni, si tratta pur sempre solo di un gioco e tale deve rimanere.
Divertitevi con Second Life ma ricordatevi di staccare la spina ogni tanto.
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