BENVENUTI

Benvenute e bevenuti su questa piccola isola, dove sono disseminati indizi e tracce.
A ognuno di noi, la scelta e l'impegno della scoperta che porta a un progetto, a una storia, a un evento, comune e allo stesso tempo personale.

Buon viaggio ai viaggiatori e ai curiosi della vita


STORIE DI LOG OUT

...O per meglio dire "siccome può accadere talvolta, che ciò che ci accade non accade solo a noi, forse vale la pena di scriverlo e farlo diventare patrimonio di tutti ."
Questo è un luogo per raccogliere le esperienze di quanti, forse,
si sono sentiti diversi in un mondo virtuale di omologati, decidendo di non poter pagare il dazio nè di voler cambiar nulla di ciò che per altri funziona bene così... ma semplicemente sentono possibile parlarne ... Speriamo di avere tra gli ospiti molti di voi abitanti ed ex abitanti del mondo virtuale che ci ha visti viaggiatori ignari e speranzosi di trovare la realizzazione di un sogno. Ci piacerebbe avere ospiti anche avatar di ''fama'' i quali sapranno parlarci della loro esperienza di immersione cosi totale. Vivere una vita virtuale costa tempo.

QUESTO BLOG E' STATO CREATO IL 1 MAGGIO 2010

Per pubblicare la storia, anche anonima, del vostro log out o del vostro stay-in o in-and-out scriveteci qui:

secondlifevsreallife@gmail.com




domenica 23 maggio 2010

Virtual worlds controindicazioni - a cura di Italian Psicology

Qualche dato statistico (rilevamento del 30 settembre 2008 e legato al nostro paese), gli utenti italiani registrati su second life risultano 60.000 (dato in continua crescita), il 75% usa frequentemente la piattaforma virtuale e tra questi il 16% sono ragazzi tra i 18 e i 25 anni, il 24% tra i 26 e i 40 anni e ben il 35% dai 41 anni in su.

A cosa si deve questa crescita di utenze con l'avanzare dell'età? Crediamo che la motivazione sia da ricercare proprio in questo desiderio di fuga da una realtà, dove la giovinezza è ormai sfiorita e, dove i sogni di ragazzi risultano schiacciati da un mondo cinico e privo di aspettative.

Ma se è vero che il mondo di Second Life riesce a farci dimenticare le piccole e grandi tristezze della vita reale, sarebbe da consigliare subito a tutti senza controindicazioni... allora quale è il significato del titolo di questo articolo, a cosa bisogna fare attenzione?
La risposta è semplice, essendo questo mondo idilliaco, apparentemente privo di difetti, il rischio che si corre è di perdere la cognizione della realtà, iniziando a confondere la vita reale (RL - real life) con la seconda vita (SL - second life), restando intrappolati nel mondo virtuale (alla stregua di una droga), dissociandosi e schivando i rapporti personali al di fuori di questo mondo fatto di pixel e chat.

Un utente che non può fare a meno di collegarsi giornalmente a second life, che quando non è nel mondo virtuale sta male e prova ansia, si può affermare concretamente che soffre di un problema di assuefazione... una piccola ma doverosa precisazione, questo tipo di disturbo non è limitato a second life ma il discorso è più amplio, e strettamente legato alla disillusione della società consumistica da cui proveniamo, infatti il provare assuefazione per qualcosa (un esempio classico della nostra era moderna è la 'dipendenza' per i telefonini, vera e propria droga per molti e che tocca in modo rilevante il 42% dei giovani sotto i 18 anni), è un problema molto più espanso nel nostro paese di quanto si creda, in forme più o meno gravi e ossessive, dipende dagli individui.

Per questo motivo rischia di diventare per l'utente più inesperto di second life (ed in questo caso le persone più adulte, meno propense all'uso del pc e più disilluse dalla vita), una droga che fa perdere il senso della realtà e mina i rapporti sociali reali oltre allo stesso lavoro e la famiglia.

Troppo spesso capita di leggere articoli altisonanti, su giornali definiti 'attendibili',di 'presunti' conoscitori di second life e 'ben pensanti' che additano second life come il male, con l'unico risultato di nascondere la reale problematica, perchè la questione è più seria di quanto si possa pensare e deriva da un malessere interno a livello psicologico della persona ed è da quel sintomo che serve partire per uscire da questa e da altre assuefazioni.

Lo spazio a mia disposizione è terminato, il consiglio che do a chi inizia ad avvertire sintomi di questo tipo è di non sottovalutare il problema e di farsi affiancare da professionisti, per un ritorno graduale alla realtà e ricordatevi sempre che per quanto possa essere perfetto il mondo di second life, e ci possa portare soddisfazioni, si tratta pur sempre solo di un gioco e tale deve rimanere.

Divertitevi con Second Life ma ricordatevi di staccare la spina ogni tanto.

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